tag:blogger.com,1999:blog-38450204624116058002024-03-05T20:36:14.588+01:00Narcolessia delle Giraffe«Un bel giorno, per colpa di una strana malattia, di un morbo dalle conseguenze davvero bizzare, così, di punto in bianco, in qualunque luogo si trovassero e qualunque cosa stessero facendo, le giraffe cominciarono a cadere in un sonno profondissimo.
Le giraffe, dunque, dormivano — e dormendo sognavano.
Tuttavia, mentre sognavano, i loro occhi restavano aperti...»Stefano Valentehttp://www.blogger.com/profile/17607574495659049810noreply@blogger.comBlogger511125tag:blogger.com,1999:blog-3845020462411605800.post-12381537327073982772009-09-25T11:58:00.005+02:002009-09-25T12:08:01.079+02:00Il Sogno del Minotauro<span style="color:#ffffff;">.</span><br /><div align="center"><a href="http://sognodelminotauro.blogspot.com/" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/IlSognodelMinotauro.jpg" border="0" /></a><br /><br /><br /><div align="left"><strong><span style="font-size:130%;">C’</span></strong>era il pasto, a scadenze regolari, ma durava un attimo e urlava di terrore.<br />Il resto del tempo del Minotauro, nella sua prigione-chiocciola, erano giorni infiniti, notti interminabili.<br />Lui si stordiva con i sogni.<br />Nei sogni del Minotauro i muri cadevano, i fili si spezzavano — nessuna regina si cambiava in vacca.<br /><br /><strong><span style="font-size:130%;">U</span></strong>na volta il Minotauro sognò un mondo senza mostri: guardava in basso e le braccia e le gambe non avevano più dita.<br />Zampe potenti e zoccoli.<br />Zoccoli per martellare il mondo.<br />Fece il suo ingresso fieramente, con spavalderia. Tutt’attorno mille teste e mille voci gridavano insulti, acclamazioni — applaudivano, benedicevano gli dèi e li bestemmiavano.<br />Non le ascoltava.<br />Assaporò il sole caldo sulla pelle, i riflessi dei raggi nello specchio sminuzzato della polvere. Galoppò con frenesia fino al centro esatto dell’anfiteatro. Si bloccò lì, respirò le costellazioni che si congiungevano sopra le sue corna, rese grazie al Cielo. Niente più rancori — niente più memoria. Il cuore gli scoppiava dalla gioia. Era bellissimo.<br />Poi d’improvviso, con la coda dell’occhio, vide un movimento.<br />E un bagliore di metallo.<br />E sentì un fuoco che gli incideva il dorso.<br />E annusò l’odore acre, disgustoso, del suo stesso sangue.<br />Di colpo, come in un secondo labirinto, si scoprì esausto, col corpo gonfio e avvelenato di ingiustizia.<br />Poi sfolgorò un Teseo vermiglio — che lui sapeva uguale a tutti gli altri, letale e ingannatore come tutti gli altri.<br />E allora — precisamente allora — il sogno del Minotauro terminò.<br /><br /><br /><strong><em>Stefano Valente, </em>Il Sogno del Minotauro<br /><br /><span style="color:#ff0000;"><span style="font-size:130%;">Con questo racconto si apre un nuovo spazio della mente e della parola: vai a <em><a href="http://sognodelminotauro.blogspot.com/">Il Sogno del Minotauro</a></em></span></span></strong></div></div>Stefano Valentehttp://www.blogger.com/profile/17607574495659049810noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-3845020462411605800.post-21515914245090863682009-08-04T06:30:00.000+02:002009-08-04T09:00:35.261+02:00I problemi dell'Italia non finiranno con Berlusconi<span style="color:#ffffff;">.</span><br /><div align="center"><a href="http://www.unoetrip.org/forzapensa/random.htm#" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/forzapensa.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div align="left"><span style="font-size:78%;">(Clicca sull'immagine per il </span><a href="http://www.unoetrip.org/forzapensa/random.htm#"><span style="font-size:78%;">Generatore di frullati di sinapsi</span></a><span style="font-size:78%;">)</span><br /><br /><strong><span style="font-size:130%;">«U</span></strong>n severo <a href="http://www.ft.com/cms/s/f602c272-7d38-11de-b8ee-00144feabdc0,Authorised=false.html?_i_location=http%3A%2F%2Fwww.ft.com%2Fcms%2Fs%2F0%2Ff602c272-7d38-11de-b8ee-00144feabdc0.html%3Fnclick_check%3D1&_i_referer=http%3A%2F%2Fwww.internazionale.it%2Fhome%2F%3Fp%3D4875&nclick_check=1">editoriale sul Financial Times</a> di oggi analizza impietosamente la situazione politica dell’Italia. Scrive Geoff Andrews: “Le ormai quotidiane rivelazioni a proposito di Silvio Berlusconi e della sua vita sessuale ci forniscono l’imagine di un leader inadatto al governo di un paese. Ma i problemi fondamentali, le cause del declino italiano potrebbero non trovare rimedio quando Berlusconi lascerà il governo. Il problema centrale del paese è l’estensione della corruzione nei vari livelli di governo, la mancanza di trasparenza e responsabilità, la vasta cultura dell’illegalità che attraversa la politica e la società italiana: dall’evasione fiscale al coinvolgimento della mafia in affari di ogni genere, dalla ricostruzione dell’Abruzzo alle partite del campionato di calcio”.<br /><br />Secondo Andrews ci sono due ragioni fondamentali per cui questa situazione potrebbe continuare a lungo. “In primo luogo, il fatto che il regime di Berlusconi è costruito su un impero mediatico che include anche il controllo della tv di stato, che infatti non ha coperto in alcun modo lo scandalo sessuale che lo ha coinvolto. In secondo luogo, il fallimento del sistema politico italiano di riformarsi e rinnovarsi all’indomani di Tangentopoli, specie per quel che riguarda la sinistra italiana, che ha attraversato una severa crisi d’identità e non è riuscita a sviluppare la proposta che richiedeva quel tipo di fase storica”.<br /><br />“Per questo, anche quando Berlusconi lascerà la politica italiana - e non c’è ragione di pensare che si tratti di una cosa imminente, tutt’altro - ci sono poche speranze che si trovi quel clima di intesa e collaborazione necessaria a introdurre una nuova legge elettorale e dare al paese maggiore senso di responsabilità, maggiore indipendenza nei mezzi di comunicazione, maggiore concorrenza nei mercati. La condanna internazionale nei confronti del comportamento del premier ha acceso un piccolo barlume di autocritica. Vedremo se in futuro seguiranno un’introspezione più profonda, o una spinta verso un nuovo spirito di riforma”.»<br /><br /><a href="http://www.internazionale.it/home/?p=4875"><span style="font-size:78%;"><em>L’attacco del Financial Times</em> </span></a><span style="font-size:78%;">(da Internazionale.it, 31 luglio 2009)</span> </div></div>Stefano Valentehttp://www.blogger.com/profile/17607574495659049810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3845020462411605800.post-7983551897432653332009-08-03T13:30:00.003+02:002009-08-04T07:49:24.366+02:00Da «L'Osservatore Romano»<span style="color:#ffffff;">.</span><br /><div align="center"><a href="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/cristo20entregandole20las20llaves20.jpg" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/cristo20entregandole20las20llaves20.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div align="left"><span style="font-size:78%;">(Perugino, <em>Consegna delle chiavi</em>, 1481-1482)</span><br /><br /><br /><strong><span style="font-size:130%;">A</span></strong>gli inizi della nostra Era, le chiavi di San Pietro andarono smarrite nei suburbi dell'Impero Romano. Si supplica la persona che le dovesse trovare di aver la bontà di restituirle immediatamente al Papa regnante, visto che da più di quindici secoli non è stato possibile forzare le porte del Regno dei Cieli con il grimaldello.<br /><br /><br /><strong><em><a href="http://es.wikipedia.org/wiki/Juan_José_Arreola">Juan José Arreola</a> (1918-2001), </em>De L'Osservatore</strong> </div></div>Stefano Valentehttp://www.blogger.com/profile/17607574495659049810noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3845020462411605800.post-78485917372987703772009-07-31T06:45:00.000+02:002009-07-31T10:18:41.816+02:00Gifted<span style="color:#ffffff;">. </span><br /><div align="center"><embed pluginspage="http://www.macromedia.com/go/getflashplayer" src="http://portablefilmfestival.com/player/flvplayer.swf" width="620" height="465" type="application/x-shockwave-flash" flashvars="file=http://mpc.portablefilmfestival.com/1147.flv&displayheight=465"></embed><br /><br /><div align="left"><strong><span style="font-size:130%;">M</span></strong>usica e psichedelia "marziane" (da <a href="http://threeleggedlegs.com/">Three Legged Legs</a>). </div></div>Stefano Valentehttp://www.blogger.com/profile/17607574495659049810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3845020462411605800.post-70666716989117183382009-07-31T06:30:00.000+02:002009-07-31T10:12:25.068+02:00Fotografia — Portfolio del mese<span style="color:#ffffff;">.</span><br /><br /><div align="center"><a href="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/c_buck1.jpg" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/c_buck1.jpg" border="0" /></a><br /><br /><a href="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/c_buck2.jpg" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/c_buck2.jpg" border="0" /></a><br /><br /><a href="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/c_buck4.jpg" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/c_buck4.jpg" border="0" /></a><br /><br /><a href="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/c_buck5.jpg" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/c_buck5.jpg" border="0" /></a><br /><br /><a href="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/c_buck6.jpg" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/c_buck6.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div align="left"><a href="http://www.chrisbuck.com/"><span style="font-size:78%;">Chris Buck</span></a></div></div>Stefano Valentehttp://www.blogger.com/profile/17607574495659049810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3845020462411605800.post-871867177335587172009-07-30T11:00:00.000+02:002009-07-30T12:03:21.271+02:00TRON — Legacy<span style="color:#ffffff;">.</span><br /><div align="center"><a href="http://www.flynnlives.com/media/video/0xendgame.aspx" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/tronlegacybig.jpg" border="0" /></a><br /><br /><a href="http://www.flynnlives.com/media/video/0xendgame.aspx" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/SDCCtron9.jpg" border="0" /></a><br /><br /><a href="http://www.flynnlives.com/media/video/0xendgame.aspx" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/SDCCtron16.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div align="left"><span style="font-size:78%;">Il ritorno di <em>TRON</em> — il video </span><a href="http://www.flynnlives.com/media/video/0xendgame.aspx"><span style="font-size:78%;">qui</span></a></div></div>Stefano Valentehttp://www.blogger.com/profile/17607574495659049810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3845020462411605800.post-14542649107214839262009-07-30T06:00:00.000+02:002009-07-30T08:29:06.393+02:00Il banchiere di Dio<span style="color:#ffffff;">.</span><br /><div align="center"><a href="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/calvi.jpg" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/calvi.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div align="left"><strong><span style="font-size:130%;">«L</span></strong>ondra, 17 giugno 1982. La polizia scopre il cadavere di un uomo di una sessantina d’anni. Impiccato ad un’impalcatura sotto il ponte di Blackfriars, con indosso un vestito di buon taglio, ha 7.400 sterline nelle tasche e un passaporto a nome di Gian Roberto Calvini. La polizia fa in fretta ad identificarlo. Si tratta infatti di Roberto Calvi, l’ex presidente del banco Ambrosiano di Milano, in fuga dal 12 giugno e ricercato dalla polizia di tutta Europa. Si chiude così uno dei più grandi scandali finanziari della Storia d’Italia. Una vicenda che è lontana dall’averci rivelato tutti i suoi segreti. Suicidio di un uomo logorato e braccato? O assassinio? Molto presto si delinea l’idea che Roberto Calvi sia in realtà stato liquidato per impedirgli di parlare. Ma da chi? Dal Vaticano, legato al banchiere da legami tanto sulfurei quanto oscuri? Dalla Mafia, di cui il banco Ambrosiano gestiva i fondi? Dalla loggia P2, questo vero e proprio Stato nello Stato e di cui il defunto conosceva quasi tutti i segreti? Dai servizi segreti italiani? Nell’ottobre 2005, durante un nuovo processo organizzato da Roma nel quale è implicato Licio Gelli, l’ex “gran maestro” della loggia P2, la Giustizia riconosce che Calvi è stato assassinato, probabilmente attraverso un accordo con la Mafia, “per impedire un potere ricattatorio verso i referenti politico-istituzionali della massoneria, della loggia P2 e dello IOR [la banca del Vaticano] di cui aveva gestito alcuni investimenti”. Cinque persone sono accusate tra cui un ex-cassiere della Mafia. Una vera e propria coalizione d’interessi oscuri destinati a far tacere un uomo divenuto all’improvviso pericoloso...»<br /><br /><span style="font-size:78%;">Tratto da <em><a href="http://italiadallestero.info/archives/6962">Roberto Calvi</a></em> — scheda di Tristan Gaston-Breton per Les Echos.fr (tradotto da Italia dall'estero.info): </span><a href="http://italiadallestero.info/archives/6962"><span style="font-size:78%;">leggi tutto</span></a></div><div align="left"><span style="font-size:78%;"></span> </div><div align="left"><span style="font-size:78%;">Leggi </span><a href="http://www.lesechos.fr/info/inter/300365356-roberto-calvi.htm#"><span style="font-size:78%;">la scheda originale su Les Echos.fr</span></a></div></div>Stefano Valentehttp://www.blogger.com/profile/17607574495659049810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3845020462411605800.post-63164086370952960702009-07-29T06:00:00.001+02:002009-07-29T09:41:44.427+02:00Quartiere pericoloso<span style="color:#ffffff;">.<br /></span><div align="center"><a href="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/DOWN_THESE_DESERTED_STREETS_by_just.jpg" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/DOWN_THESE_DESERTED_STREETS_by_just.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div align="left"><span style="font-size:78%;">(Immagine: </span><a href="http://www.justinaerni.com/"><span style="font-size:78%;">Justin Aerni</span></a><span style="font-size:78%;">)</span><br /><br /><br /><strong><span style="font-size:130%;">S</span></strong>ei molto nervosa e affretti il passo guardando di sottecchi a entrambi i lati del vicolo... Ombre, mormorii, respiri soffocati e uno schiocco misterioso. Dietro le finestre intuisci varie paia d'occhi sbarrati. Decidi che questo quartiere è molto pericoloso e allora nascondi le tue quattro teste, riavvolgi la tua coda, apri le tue dieci paia d'ali e te ne vai via volando verso strade meglio illuminate.<br /><br /><br /><strong><em>Nina Femat, </em>Barrio peligroso</strong><br /><br /><span style="font-size:78%;">(Tradotto da <em><a href="http://callejondelacarne.blogspot.com/">El callejón de la carne</a></em>)</span> </div></div>Stefano Valentehttp://www.blogger.com/profile/17607574495659049810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3845020462411605800.post-41794790362784955522009-07-28T16:22:00.011+02:002009-07-28T16:48:41.700+02:00Bambini-fantasma<span style="color:#ffffff;">.</span><br /><div align="center"><a href="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/clandestinibambino.jpg" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/clandestinibambino.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div align="left"><strong><span style="font-size:130%;">«... A</span></strong> lanciare l’allarme sull’impossibilità per i genitori clandestini di riconoscere i propri figli al momento della nascita è stato Giovanni Daveti, il funzionario responsabile per gli affari che riguardano la comunità cinese per la prefettura di Prato. “Nel pacchetto sicurezza – ha detto Daveti – è inserita una norma che obbliga i clandestini a mostrare il permesso di soggiorno negli atti di Stato civile. Attualmente non abbiamo alcuna circolare che ci spieghi come comportarci nel dettaglio: dall’8 agosto, quando entrerà in vigore la legge, quindi noi avremo neonati che non potranno essere riconosciuti dai genitori, se entrambi clandestini. L’unica via praticabile sembra quella di affidarli ai servizi sociali. Solo nei primi sei mesi del 2009 a Prato sono nati 412 bambini in questa condizione”...»<br /><br /><span style="font-size:78%;">Da <em><a href="http://iltirreno.gelocal.it/dettaglio/clandestina-non-puoi-essere-madre/1683483">Clandestina? Non puoi essere madre</a></em> — Il Tirreno, 28 luglio 2009: </span><a href="http://iltirreno.gelocal.it/dettaglio/clandestina-non-puoi-essere-madre/1683483"><span style="font-size:78%;">leggi tutto</span></a> </div></div>Stefano Valentehttp://www.blogger.com/profile/17607574495659049810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3845020462411605800.post-36110695375826533922009-07-27T06:00:00.001+02:002009-07-28T16:22:21.599+02:00Premonizione<span style="color:#ffffff;">.</span><br /><div align="center"><a href="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/bullet-shock.jpg" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/bullet-shock.jpg" border="0" /></a><br /><br /><br /><div align="left"><strong><span style="font-size:130%;">S</span></strong>eppe che sarebbe morta per colpa d'un proiettile vagante, il 12 di marzo di quello stesso anno, all'angolo tra Rosado e Manríquez. Seppe anche che i suoi tentativi per evitare quel luogo l'avrebbero condotta irrimediabilmente là, che nessuno l'avrebbe creduta e che supplicare aiuto o compassione per qualcosa che ancora non era successo sarebbe stato inutile, che il giubbotto in kevlar avrebbe finito per perdersi con la posta, che l'arma acquistata per difendersi si sarebbe inceppata, che il sonno le era negato nel tempo che mancava, che avrebbe smesso di mangiare e tutto le sarebbe sembrato macchiato di morte, una commedia crudele, e che il 12 di marzo, all'angolo tra Rosado e Manríquez, lei avrebbe accolto felice il proiettile, perché la tremenda attesa sarebbe giunta al suo termine.<br /><br /><br /><strong><em>José Luis Zárate, </em>Premonición<br /></strong><br /><span style="font-size:78%;">(Tradotto dal </span><span style="font-size:78%;">blog dell'autore</span><span style="font-size:78%;"> <a href="http://zarate.blogspot.com/"><em>Cuenta atrás</em></a>)</span> </div></div>Stefano Valentehttp://www.blogger.com/profile/17607574495659049810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3845020462411605800.post-24364834619453190702009-07-24T06:30:00.001+02:002009-07-24T06:30:00.417+02:00Endless City_Redux<span style="color:#ffffff;">.</span><br /><div align="center"><embed pluginspage="http://www.macromedia.com/go/getflashplayer" src="http://portablefilmfestival.com/player/flvplayer.swf" width="620" height="465" type="application/x-shockwave-flash" flashvars="file=http://mpc.portablefilmfestival.com/1151.flv&displayheight=465"></embed><br /><br /><div align="left"><strong><span style="font-size:130%;">A</span></strong>mbiente urbano e spazio vitale.<br /><br /><strong><span style="font-size:130%;">U</span></strong>n corto da <a href="http://www.dfuse.com/">D-Fuse</a>.</div></div>Stefano Valentehttp://www.blogger.com/profile/17607574495659049810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3845020462411605800.post-9873014245044773052009-07-23T06:30:00.000+02:002009-07-23T06:30:00.659+02:00Una buena siesta...<span style="color:#ffffff;">.</span><br /><div align="center"><a href="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/pic15.jpg" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/pic15.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div align="left"><span style="font-size:78%;">(Francisco Goya, <em>El sueño de la razón produce monstruos</em>, 1797)</span><br /><br /><strong><span style="font-size:130%;">«C</span></strong>hiunque ami l’Italia e goda del singolare privilegio di non essere direttamente coinvolto in uno dei suoi mille giochi di potere, si vede obbligato ad assistere a una gravissima malattia. È proprio la democrazia, la più bella espressione dell’Italia dall’unità nazionale, ciò che stanno distruggendo mentre ripetute iniezioni di cortisone inibiscono la visibilità della devastazione dei suoi tratti. Il tarlo che sta corrodendo l’Italia è il berlusconismo.<br /><br />Ciò che in realtà ha più importanza non è se l’attuale presidente del Consiglio frequenti ragazze minorenni come Noemi, prostitute di notte o prelati di giorno, ma il fatto che ci siano moltissimi italiani che ignorano tutto questo. Da circa due mesi e mezzo una parte d’Italia è venuta al corrente delle amicizie notturne e festaiole del Cavaliere e del fatto che la stampa internazionale se ne occupa, ma sono tanti coloro i quali non sanno nulla e che quindi non possono giudicare. Se uno passeggia per un capoluogo di provincia qualsiasi, noterà subito che le abitudini del Presidente del Consiglio non solo sono sconosciute ma, una volta spiegate, non sono credute. Le argomentazioni sono di questo tipo: “Una persona come lui, come fa ad andare a puttane!”. La provincia italiana, tuttavia, risulta ancora sana quando afferma indignata che: “andare a puttane è immorale!” e, invitata ad informarsi in internet, promette: “Lo farò, non dubiti!”.<br /><br />Chi risponde in questo modo sono i giovani della febbre del sabato sera, quelli che lavorano come operai, artigiani o apprendisti: le nuove generazioni che possono vivere senza informazione quotidiana o che, al massimo, si nutrono di telegiornali del primo canale RAI. Ed è a tal proposito che il problema democratico si collega con il conflitto d’ interessi che vede Berlusconi diretto proprietario delle tre reti televisive nazionali (Canale 5, Rete 4 e Italia 1) alle quali bisogna aggiungere altre due reti pubbliche sotto il suo controllo governativo (RAI 1 e RAI 2) così come l’influenza che la Presidenza del Consiglio può esercitare sulle altre reti private in virtù del regime di concessioni pubbliche (La 7). Anche l’invito rivolto agli imprenditori perchè si astengano dallo stipulare contratti pubblicitari con il quotidiano che più insiste nelle indagini sulle feste berlusconiane (<em>La Repubblica</em>) ha un certo peso perché giunge dal capo del governo...»<br /><br /><span style="font-size:78%;"><em>Italia: con una bella dormita passa tutto</em> — tratto da Italia dall'estero.info: </span><a href="http://italiadallestero.info/archives/6855"><span style="font-size:78%;">leggi tutto</span></a><br /><br /><span style="font-size:78%;">L'articolo originale di Shukri Said, su El País.com, <em><a href="http://www.elpais.com/articulo/opinion/Italia/buena/siesta/pasa/todo/elpepiopi/20090710elpepiopi_4/Tes">Italia: con una buena siesta se pasa todo</a></em></span> </div></div>Stefano Valentehttp://www.blogger.com/profile/17607574495659049810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3845020462411605800.post-48498709814133975292009-07-22T06:30:00.000+02:002009-07-22T06:30:00.473+02:00La giornata di Lea<span style="color:#ffffff;">.</span><br /><div align="center"><a href="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/Kite_by_JennaOG.jpg" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/Kite_by_JennaOG.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div align="left"><span style="font-size:78%;">(Immagine: </span><a href="http://jennaog.deviantart.com/"><span style="font-size:78%;">JennaOG</span></a><span style="font-size:78%;">)</span><br /><br /><br /><div align="left"><strong><span style="font-size:130%;">L</span></strong>ei trovò uno spago appeso a un albero di pitangueira. Afferrò l'orlo del suo vestito fiorito di pizzi e fece un nodo. Attese un vento forte, di quelli rari. Spalancò le braccia. Si trasformò in carta multicolore d'aquilone e andò alla ricerca del palazzo di cristallo. Spinta dal vento, si perse in piroette, danzando su orme di storie raccontate dagli antenati.<br /><br /><br /><strong><em>Alexandre Semeraro de Alcântara Nogueira, </em>O dia de Léa</strong><br /><br /><span style="font-size:78%;">(Tradotto dall'e-book <em><a href="http://www.aletria.com.br/microconto/index.html">Microcontos, minijóias</a></em>)</span></div></div></div>Stefano Valentehttp://www.blogger.com/profile/17607574495659049810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3845020462411605800.post-83427503558717338602009-07-21T06:30:00.000+02:002009-07-21T08:04:32.584+02:00Noi supereroi<span style="color:#ffffff;">.</span><br /><a href="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/pinzon4.jpg"></a><div align="center"><a href="http://dulcepinzon.com/superheroes.htm" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/pinzon4.jpg" border="0" /></a><br /><br /><a href="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/pinzon2.jpg"><a href="http://dulcepinzon.com/superheroes.htm" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/pinzon2.jpg" border="0" /></a></a><br /><br /><a href="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/pinzon3.jpg"><a href="http://dulcepinzon.com/superheroes.htm" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/pinzon3.jpg" border="0" /></a></a><br /><br /><a href="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/pinzon1.jpg"><a href="http://dulcepinzon.com/superheroes.htm" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/pinzon1.jpg" border="0" /></a></a><br /><br /><div align="left"><a href="http://dulcepinzon.com/superheroes.htm"><span style="font-size:78%;">I supereroi "normali" di Dulce Pinzón</span></a></div></div>Stefano Valentehttp://www.blogger.com/profile/17607574495659049810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3845020462411605800.post-76564191419190108292009-07-20T17:00:00.002+02:002009-07-20T17:43:39.172+02:00Remembering Apollo 11<span style="color:#ffffff;">.</span><br /><div align="center"><a href="http://www.boston.com/bigpicture/2009/07/remembering_apollo_11.html" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/aldrin.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div align="left"><strong><span style="font-size:130%;">D</span></strong>a Boston.com un'eccezionale gallery di foto: <em><a href="http://www.boston.com/bigpicture/2009/07/remembering_apollo_11.html">Remembering Apollo 11</a></em>.</div></div>Stefano Valentehttp://www.blogger.com/profile/17607574495659049810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3845020462411605800.post-2928097009035761222009-07-20T06:00:00.006+02:002009-07-21T07:58:02.806+02:00Guarda che luna!<span style="color:#ffffff;">.</span><br /><div align="center"><a href="http://www.lunarworldrecord.com/image.php" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/luna_image.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div align="left"><strong><span style="font-size:130%;">20</span></strong> luglio 1969-20 luglio 2009.<br /><br /><strong><span style="font-size:130%;">A </span></strong>40 anni dalla prima passeggiata umana sulla luna, la più grande foto della superficie del satellite terrestre mai realizzata (clicca sull'immagine e continua a cliccare per ingrandirne i dettagli).<br /><br /><a href="http://narcogiraffe.blogspot.com/search?q=luna"><span style="font-size:78%;">La Luna su <em>Narcolessia delle giraffe</em></span></a></div></div>Stefano Valentehttp://www.blogger.com/profile/17607574495659049810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3845020462411605800.post-17760398084555858112009-07-17T06:30:00.002+02:002009-07-17T08:51:34.364+02:00Cappella Sistina<span style="color:#ffffff;">.<br /></span><div align="center"><a href="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/hands.jpg" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/hands.jpg" border="0" /></a><br /><br /><br /><div align="left"><strong><span style="font-size:130%;">D</span></strong>abbasso, uomini e donne estasiati davanti alla commovente prossimità delle due mani. Sopra, in realtà, Dio punta il Suo Santo indice contro Adamo, additandolo come l'essere più deludente della Creazione. Adamo, da parte sua, lo accusa sprezzante: "Non incolpare me. L'idea dell'a immagine e somiglianza è stata tua".<br /><br /><br /><strong><em>Virginia Hernández Reta, </em>Capilla Sixtina<br /></strong><br /><span style="font-size:78%;">(Tradotto dal blog <em><a href="http://callejondelacarne.blogspot.com/">El callejón de la carne</a></em>)</span> </div></div>Stefano Valentehttp://www.blogger.com/profile/17607574495659049810noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3845020462411605800.post-81732507582024663492009-07-17T06:30:00.000+02:002009-07-17T08:49:33.171+02:00Il silenzio dell’Islam<span style="color:#ffffff;">.</span><br /><div align="center"><a href="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/mutemuslims.jpg" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/mutemuslims.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div align="left"><strong><span style="font-size:130%;">«C</span></strong>ome mai il mondo islamico non ha reagito davanti alla repressione del regime cinese nei confronti degli uiguri, anche loro musulmani? Se lo chiedeva qualche giorno fa Foreign Policy, ricordando che in altre occasioni – anche molto meno gravi, dalle vignette danesi in poi – le reazioni dei leader religiosi non si erano fatte attendere.<br /><br />“Dal 1990 il governo cinese ha portato avanti delle politiche sistematicamente discriminatorie nei confronti degli uiguri. È stato vietato loro di parlare la loro lingua; è stato proibito ai dipendenti pubblici di lasciare crescere la barba, di pregare e digiunare durante l’orario di lavoro. Gli uiguri sono discriminati nell’istruzione e nella sanità, negli affitti e nel mercato del lavoro. Ogni protesta contro queste discriminazioni è stata duramente repressa. La repressione degli uiguri si è intensificata dopo gli attacchi dell’11 settembre, quando diversi leader politici furono incarcerati con l’accusa di avere collegamenti con terroristi islamici stranieri”...»<br /><br /><span style="font-size:78%;"><em>Il silenzio dell’islam sugli uiguri</em> (da Internazionale.it) — </span><a href="http://www.internazionale.it/home/?p=4183#more-4183"><span style="font-size:78%;">leggi tutto</span></a><span style="font-size:78%;"><br /><br />L'articolo di Foreign Policy, <em><a href="http://www.foreignpolicy.com/articles/2009/07/13/mute_muslims">Mute Muslims</a></em></span> </div></div>Stefano Valentehttp://www.blogger.com/profile/17607574495659049810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3845020462411605800.post-75532238308514198802009-07-16T06:30:00.000+02:002009-07-16T06:30:01.175+02:00Dietro il golpe in Honduras — le prove del coinvolgimento USA<span style="color:#ffffff;">.</span><br /><div align="center"><a href="http://www.argenpress.info/2009/07/washington-y-el-golpe-de-estado-en.html" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/hond1.jpg" border="0" /></a><br /><br /><a href="http://www.argenpress.info/2009/07/washington-y-el-golpe-de-estado-en.html" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/hond2.jpg" border="0" /></a><br /><br /><a href="http://www.argenpress.info/2009/07/washington-y-el-golpe-de-estado-en.html" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/hond3.jpg" border="0" /></a><br /><br /><a href="http://www.argenpress.info/2009/07/washington-y-el-golpe-de-estado-en.html" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/hond4.jpg" border="0" /></a><br /><br /><a href="http://www.argenpress.info/2009/07/washington-y-el-golpe-de-estado-en.html" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/hond5.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div align="left"><span style="font-size:78%;">Leggi da Argenpress.info <em><a href="http://www.argenpress.info/2009/07/washington-y-el-golpe-de-estado-en.html">Washington y el golpe de Estado en Honduras: Aquí están las pruebas</a></em></span></div></div>Stefano Valentehttp://www.blogger.com/profile/17607574495659049810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3845020462411605800.post-40574573215669914742009-07-16T06:00:00.000+02:002009-07-16T06:00:04.726+02:00Eros<span style="color:#ffffff;">.</span><br /><div align="center"><a href="http://www.tomgeraedts.com/motion_eros.html" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/eros.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div align="left"><strong><span style="font-size:130%;">L</span></strong>a percezione dei colori e della bellezza per chi ha sempre vissuto nel buio.<br /><br /><a href="http://www.tomgeraedts.com/motion_eros.html"><em><strong><span style="font-size:130%;">E</span></strong>ros</em>, un corto di Tom Geraedts.</a></div></div>Stefano Valentehttp://www.blogger.com/profile/17607574495659049810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3845020462411605800.post-43543604378330126362009-07-15T06:30:00.000+02:002009-07-15T10:35:11.973+02:00La nostra marmellata (7)<span style="color:#ffffff;">.</span><br /><div align="center"><a href="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/1-1.jpg" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/1-1.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div align="left"><strong><span style="font-size:130%;">«L</span></strong>a Protezione civile dell’era Bertolaso si serve di centinaia di consulenti ed esperti che ogni anno costano alle casse pubbliche svariati milioni di euro. Tutte persone che a loro volta aiutano il capo della Protezione a gestire un fiume di denaro che viene utilizzato solo in parte per la prevenzione e la previsione delle calamità, vocazione naturale dell’organo nato 27 anni anni fa per volontà dell’allora ministro Zamberletti. Di fatto, oggi, la Protezione civile è un grande ente appaltatore. Basta infatti un’ordinanza, e le risorse stanziate dal governo vengono gestite dal capo della Protezione civile anche per appalti a trattativa privata. O appunto per l’assunzione di consulenti e collaboratori che non hanno bisogno di passare dai concorsi pubblici.<br /><br /><strong>Missioni molto speciali<br /></strong>I consulenti, i collaboratori, insomma il personale anche con contratti brevi è scelto da Bertolaso in persona. Nel lungo elenco - sull’ordine di centinaia - esistono persone assunte con le qualifiche più bizzarre: “consulente in strategie e tecniche dell’informazione, di immagine e divulgazione della cultura di protezione civile”, che guadagna 104.000 euro all’anno. O chi, per 80.000 euro all’anno, ha il compito “coadiuvare il Capo del Dipartimento nelle attività collegate all’iter parlamentare dei<br />provvedimenti legislativi (...)”. Per non parlare di chi viene assunto a 74.000 euro all’anno come “consulente perle attività di comunicazione visiva, è suo compito comunicare attraverso le immagini”. Comunicare attraverso le immagini? Poi ci sono quelli che hanno compiti particolari: dall’emergenza precipitazioni in Friuli Venezia Giulia all’emergenza Pantelleria (quale?), passando dall’emergenza Stromboli e dalla “commissione generale di indirizzo Campionati del mondo di ciclismo su strada 2008”. Tutte persone che in cambio ricevono dai 24.000 ai 30.000 euro all’anno, per eventi che in realtà si verificano per pochi giorni. Tra i collaboratori, un nome risalta su tutti: Angelo Canale. Come vice procuratore generale della Corte dei conti per il Lazio mise sotto inchiesta l’ex capo della Protezione civile, Franco Barberi, per le irregolarità nella gestione dei fondi pubblici nello scandalo della “Missione Arcobaleno”.<br /><br /><strong>Cifre da capogiro</strong><br />Se si dà un’occhiata al bilancio 2009, si scopre che la Protezione civile ha messo in conto spese per 1.486.574.961 euro. Di questi, per “emolumenti accessori” al personale interno e distaccato, per gettoni di presenza, stipendi e assegni per il personale assunto con contratti “privati” in conseguenza delle ordinanze, si stacca un assegno da 9.135.000 di euro. Poca cosa, rispetto al miliardo e mezzo speso complessivamente. Ma se si guarda meglio la voce “pagamento dell’ammortamento di mutui contratti dalle Regioni per affrontare eventi calamitosi” che vale 1,1 miliardi, ci si accorge che comprende, sì, i soldi per gestire le calamità, i grandi eventi. Ma anche le spese “straordinarie” di personale. A partire da quelle che incassano i 400 uomini del Di.Co.Mac, la Direzione di comando e controllo che dal 6 aprile sta gestendo il dopo terremoto in Abruzzo. Dunque, un funzionario di terza area della Protezione civile, fascia retributiva F5, guadagna 42.400 euro all’anno, oltre 3.000euro almese. Ma se va in missione all’Aquila, prende subito, tra indennità e alloggio, 193 euro lordi in più al giorno. A cui va aggiunta «una speciale indennità operativa onnicomprensiva (…) da corrispondersi al personale impiegato nei territori ove è dichiarato lo stato d’emergenza o di grande evento (…) pari a 200 ore di straordinario festivo e notturno» (ordinanza 3565). Per gli uominidella fasciaF5, un’ora di straordinario festivo notturno vale 19 euro, che moltiplicato per 200 fa 3.848 euro. Dunque, alla fine, il funzionario guadagna oltre 7.000 euro al mese, più la diaria. Poca cosa se paragonata agli stipendi dei massimi gradi della Protezione. A partire proprio da Bertolaso. Nel secondo semestre 2008, il suo guadagno è stato pari a 30.190 euro al mese. Se a questa cifra si somma «un compenso mensile lordo pari al 3,75 per cento del trattamento economico complessivo in godimento», fa un bel gruzzoletto. Che il capo della Protezione intascherà fino al 2011, quando avrà assolto all’ultima organizzazione “emergenziale”: il Congresso eucaristico nazionale nella città di Ancona (ordinanza numero 3673).»<br /><br /><span style="font-size:78%;">Tratto da Paola Pentimella Testa, <em>Protezione civile, la consulenza è d’oro</em> (il testo completo su<a href="http://www.dnews.eu/contents/pdfedizioni/14-07-2009_DNewsMilano.pdf"> </a></span><span style="font-size:78%;"><a href="http://www.dnews.eu/contents/pdfedizioni/14-07-2009_DNewsMilano.pdf">«Dnews»</a></span><span style="font-size:78%;"><a href="http://www.dnews.eu/contents/pdfedizioni/14-07-2009_DNewsMilano.pdf">, 14 luglio 2009</a>)<br /><br /><a href="http://narcogiraffe.blogspot.com/search?q=La+nostra+marmellata">La nostra marmellata <em>su Narcolessia delle giraffe</em></a></span><em> </em></div></div>Stefano Valentehttp://www.blogger.com/profile/17607574495659049810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3845020462411605800.post-38206542518033406692009-07-15T06:00:00.001+02:002009-07-15T08:49:44.523+02:00Sultanato<span style="color:#ffffff;">.</span><br /><div align="center"><a href="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/A_Life_Size_Portrait_of_Sultan_Mura.jpg" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/A_Life_Size_Portrait_of_Sultan_Mura.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div align="left"><strong><span style="font-size:130%;">«G</span></strong>iovanni Sartori (Firenze, 1924) è uno dei pochi intellettuali italiani a pronunciarsi sulla valanga di rivelazioni che girano attorno al primo ministro Silvio Berlusconi a proposito delle feste a base di sesso e droga. Due mesi fa Sartori ha pubblicato un libro dal titolo profetico, <em>Il Sultanato</em>, che raccoglie gli articoli scritti per il quotidiano <em>Il Corriere della Sera</em>. Scetticamente, Sartori scarta l’ipotesi che gli scandali possano avere ripercussioni politiche per il sultano. “Se si dimette, lo processano, perciò il suo governo non può cadere. Il partito ha bisogno di lui, la Chiesa anche. Invece gli italiani non sanno neanche che cosa sta accadendo perché guardano soltanto la televisione”, afferma.<br /><br /><strong>Domanda: L’idea alla base del libro è che l’Italia di Berlusconi non è né una dittatura, né una democrazia, bensì un sultanato.</strong><br />Risposta: Ho deciso il titolo prima che uscissero le notizie sulle feste e le veline e l’ho scelto bene, anche se alcuni sultani erano più violenti di Berlusconi. Disponevano di brigate di nani saltimbanchi che assassinavano i nemici. In ogni caso, è un regime di corte, un harem.<br /><br /><strong>D. E in cosa assomiglia ad una dittatura?</strong><br />R. Berlusconi non è un dittatore come quelli del XX secolo perché non ha cambiato la Costituzione, anche se ha tentato di svuotarne il contenuto dal di dentro con lo scopo di indebolire il Parlamento. Tuttavia gli italiani che lo votano affermano: “Siamo contentissimi del nostro dittatore”. Lo definisce l’idea della corte: fa quel che vuole, ottiene ciò di cui ha bisogno, non fa distinzione tra pubblico e privato, il piacere del potere lo gratifica. Si colloca a mezza via tra un dittatore e qualcuno che non lo è. È il padrone all’antica, il proprietario della fattoria.<br /><strong><br />D. Gli usi dell’harem l’hanno sorpresa?</strong><br />R. No, il sultano fa ciò che gli pare e piace. Sapevamo che le donne gli sono sempre piaciute. Fa parte del personaggio: il lusso, le grandi feste, le minorenni. Ancora non ci sono le prove, però è assolutamente verosimile, coincide con il profillo del personaggio.<br /><strong><br />D. Veronica Lario ha parlato di “vergini offerte al drago”</strong><br />R. È sua moglie, perciò è logico pensare che sia al corrente di tutto. Ha sempre taciuto. Egli ha diversi meccanismi di pressione, e sono molto forti. Il primo di questi sono i figli. Se Veronica parla di nuovo, lui li può diseredare.<br /><br /><strong>D. Crede che questa sarà la fine di Berlusconi?<br /></strong>R. Ora sarà più cauto e starà più attento. Continua ad avere l’appoggio del popolo e a vincere le elezioni. Dice: “Io sono così, e agli italiani piaccio, non ho intenzione di cambiare.” Per tutelarsi approverà la legge che limita le intercettazioni telefoniche, un fatto gravissimo perché danneggia l’attività della polizia contro la mafia, però a lui questi danni collaterali non sono mai importati.<br /><br /><strong>D. Però la sensazione è che il marcio abbia solo iniziato a venir fuori.</strong><br />R. Salteranno fuori foto e prove di tutti i tipi; però lui dirà che sono fotomontaggi e calunnie.<br /><strong><br />D. Il suo partito non gli crederà.</strong><br />R. Il Popolo della Libertà è una massa clientelista più fedele della Democrazia Cristiana (DC). Tutti vivono sulle sue spalle: “papi” dà loro la pappa. Non si dissolverà tanto facilmente come la DC, perché ha più privilegi e più potere a livello locale. Le Regioni sono uno scandalo assoluto. È una rete feroce e vorace che conquista ogni volta più potere, un para-Stato che ha tutto l’interesse di continuare ad essere unito. Tutti salgono sul carro del vincitore e lui li lascia fare. L’unica cosa che gli interessa è mantenere intatto il suo patrimonio, il resto è una grande mangia mangia.<br /><br /><strong>D. E Gianfranco Fini?</strong><br />R. Fini è in pensione. Con la fusione dei due partiti, Berlusconi ha premiato i colonnelli nominandoli ministri. Quindi Fini non ha potere nemmeno sui suoi vecchi compagni di partito. Parla liberamente e come un anglosassone, però la sua carriera politica è costellata di errori e stupidaggini. Se un giorno arriverà a governare mi fiderò più del mio gatto che di lui.<br /><br /><strong>D. Però intanto l’immagine internazionale del paese peggiora sempre di più.</strong><br />R. Nel ’94 gli saltarono addosso, nessuno credeva che sarebbe durato, e si abituarono a lui. Non credo ci fosse una minor pressione internazionale. Lui dice che è tutto un complotto dei nostri comunisti, di Murdoch e de El Pais, e con questa favola va avanti. È molto furbo ed astuto. Fa visita ad Obama e si mette al primo posto nella lista degli amici. Manda più soldati in Afganistan, accoglie tre detenuti di Guantanamo e Obama non lo può trattare male.<br /><br /><strong>D. Non è nemmeno possibile che si dimetta: perderebbe l’immunità.</strong><br />R. Se si dimette, lo processano. Prima di dimettersi dovrebbe garantirsi l’immunità come Pinochet. Guardi il suo sorriso: è genuino, autentico. Non mente. Questo è ciò che traspare: “Io gliela dò a bere. Degli scandali il paese non sa assolutamente niente. La televisione non informa sui fatti, e l’80% degli italiani si mantiene informato attraverso la tv”. Controlla sei canali su sette, ed il settimo ha paura. E’ impossibile che le cose cambino, non c’è speranza.<br /><br /><strong>D. La Chiesa non può far cadere il suo governo?<br /></strong>R. La Chiesa sta molto attenta, però lui la lascia comandare sempre di più. Non ci sono relazioni Chiesa-Stato, è un rapporto tra due poteri. È corrotta come gli altri. Per questo tace e lascia fare. È esattamente questo la Chiesa.»<br /><br /><em><a href="http://italiadallestero.info/archives/6672"><span style="font-size:78%;">Vizi inganni e menzogne di un sultano italiano</span></a></em><span style="font-size:78%;"> (da Italia dall'estero.info — l'articolo originale sulla testata argentina «La Nacion»: </span><a href="http://www.blogger.com/Vicios,%20tretas%20y%20mentiras%20de%20un%20sultán%20italiano"><em><span style="font-size:78%;">Vicios, tretas y mentiras de un sultán italiano</span></em></a><span style="font-size:78%;">, 5 luglio 2009)</span></div></div>Stefano Valentehttp://www.blogger.com/profile/17607574495659049810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3845020462411605800.post-43881144483883330962009-07-14T06:00:00.002+02:002009-07-14T07:27:48.654+02:00Oggi sciopero contro il DDL Alfano<span style="color:#ffffff;">.</span><br /><div align="center"><a href="http://dirittoallarete.ning.com/" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/SCARICAILLOGOEPUBBLICALO.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div align="left"><a href="http://dirittoallarete.ning.com/"><strong><span style="font-size:130%;">P</span></strong>er il diritto alla rete.</a></div></div>Stefano Valentehttp://www.blogger.com/profile/17607574495659049810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3845020462411605800.post-74963386919132603592009-07-13T06:00:00.000+02:002009-07-13T09:43:57.548+02:00Una scampagnata riuscita<span style="color:#ffffff;">.</span><br /><div align="center"><a href="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/fotogruppo.jpg" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/fotogruppo.jpg" border="0" /></a><br /><br /><a href="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/ladies-g8-1024x438.jpg" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/ladies-g8-1024x438.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div align="left"><span style="font-size:78%;">(Immagini: Gita de L'Aquila, 8-10 luglio 2009)</span></div></div>Stefano Valentehttp://www.blogger.com/profile/17607574495659049810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3845020462411605800.post-64134634403856946262009-07-10T18:10:00.000+02:002009-07-10T18:13:39.409+02:00Il racconto del lupo mannaro<span style="color:#ffffff;">.</span><br /><div align="center"><a href="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/Our_Favourite_Satellite_by_Sleeping.jpg" target="_blank"><img alt="Photobucket" src="http://i280.photobucket.com/albums/kk188/Vibor/Our_Favourite_Satellite_by_Sleeping.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div align="left"><span style="font-size:78%;">(Immagine: </span><a href="http://sleepingwindfish.deviantart.com/"><span style="font-size:78%;">Sleeping Windfish</span></a><span style="font-size:78%;">)<br /></span><br /><br /><strong><span style="font-size:130%;">L’</span></strong>amico ed io non possiamo patire la luna: al suo lume escono i morti sfigurati dalle tombe, particolarmente donne avvolte in bianchi sudari, l’aria si colma d’ombre verdognole e talvolta s’affumica d’un giallo sinistro, tutto c’è da temere, ogni erbetta ogni fronda ogni animale, una notte di luna. E quel che è peggio, essa ci costringe a rotolarci mugolando e latrando nei posti umidi, nei braghi dietro ai pagliai; guai allora se un nostro simile ci si parasse davanti! Con cieca furia lo sbraneremmo, ammenoché egli non ci pungesse, più ratto di noi, con uno spillo. E, anche in questo caso, rimaniamo tutta la notte, e poi tutto il giorno, storditi e torpidi, come uscissimo da un incubo infamante. Insomma l’amico ed io non possiamo patire la luna. Ora avvenne che una notte di luna io sedessi in cucina, ch’è la stanza più riparata della casa, presso il focolare; porte e finestre avevo chiuso, battenti e sportelli, perché non penetrasse filo dei raggi che, fuori, empivano e facevano sospesa l’aria. E tuttavia sinistri movimenti si producevano entro di me, quando l’amico entrò all’improvviso recando in mano un grosso oggetto rotondo simile a una vescica di strutto, ma un po’ più brillante. Osservandola si vedeva che pulsava alquanto, come fanno certe lampade elettriche, e appariva percorsa da deboli correnti sottopelle, le quali suscitavano lievi riflessi madreperlacei simili a quelli di cui svariano le meduse. – Che è questo? – gridai, attratto mio malgrado da alcunché di magnetico e, dirò, nel comportamento della vescica. – Non vedi? Sono riuscito ad acchiapparla… – rispose l’amico guardandomi con un sorriso incerto. – La luna! – esclamai allora. L’amico annuì tacendo. Lo schifo ci soverchiava: la luna fra l’altro sudava un liquido giallino che gocciava di tra le dita dell’amico. Questi però non si decideva a deporla. – Oh mettila in quell’angolo – urlai, – troveremo il modo di ammazzarla! – No, – disse l’amico con improvvisa risoluzione, e prese a parlare in gran fretta, – ascoltami, io so che, abbandonata a se stessa, questa cosa schifosa farà di tutto per tornarsene in mezzo al cielo (a tormento nostro e di tanti altri); essa non può fare a meno, è come i palloncini dei fanciulli. E non cercherà davvero le uscite più facili, no, su sempre dritta, ciecamente e stupidamente: essa, la maligna che ci governa, c’è una forza irresistibile che regge anche lei. Dunque hai capito la mia idea: lasciamola andare qui sotto la cappa, e, se non ci libereremo di lei, ci libereremo del suo funesto splendore, giacché la fuliggine la farà nera quanto uno spazzacamino. In qualunque altro modo è inutile, non riusciremo ad ammazzarla, sarebbe come voler schiacciare una lacrima d’argento vivo. Così lasciammo andare la luna sotto la cappa; ed essa subito s’elevò colla rapidità d’un razzo e sparì nella gola del camino. – Oh, – disse l’amico – che sollievo! Quanto faticavo a tenerla giù, così viscida e grassa com’è! E ora speriamo bene; – e si guardava con disgusto le mani impiastricciate. Udimmo per un momento lassù un rovellio, dei flati sordi al pari di trulli, come quando si punge una vescica, persino dei sospiri: forse la luna, giunta alla strozzatura della gola, non poteva passare che a fatica, e ci sarebbe detto che sbuffasse. Forse comprimeva e sformava, per passare, il suo corpo molliccio; gocce di liquido sozzo cadevano friggendo nel fuoco, la cucina s’empiva di fumo, giacché la luna ostruiva il passaggio. Poi più nulla e la cappa prese a risucchiare il fumo. Ci precipitammo fuori. Un gelido vento spazzava il cielo terso, tute le stelle brillavano vivamente; e della luna non si scorgeva traccia. Evviva urràh, gridammo come invasati, è fatta! E ci abbracciavamo. Io poi fui preso da un dubbio: non poteva darsi che la luna fosse rimasta appiattata nella gola del mio camino? Ma l’amico mi rassicurò, non poteva essere, assolutamente no, e del resto m’accorsi che né lui né io avremmo avuto il coraggio d’andare a vedere; così ci abbandonammo, fuori, alla nostra gioia. Io, quando rimasi solo, bruciai sul fuoco, con grande circospezione, sostanze velenose, e quei suffumigi mi tranquillizzarono del tutto. Quella notte medesima, per gioia, andammo a rotolarci un po’ in un posto umido nel mio giardino, ma così, innocentemente e quasi per sfregio, non perché vi fossimo costretti. Per parecchi mesi la luna non ricomparve in cielo e noi eravamo liberi e leggeri. Liberi no, contenti e liberi dalle triste rabbie, ma non liberi. Giacché non è che non ci fosse nel cielo, lo sentivamo bene invece che c’era e ci guardava; solo era buia, nera, troppo fuligginosa per potersi vedere e poterci tormentare. Era come il sole nero e notturno che nei tempi antichi attraversava il cielo a ritroso, fra il tramonto e l’alba. Infatti, anche quella nostra misera gioia cessò presto; una notte la luna ricomparve. Era slabbrata e fumosa, cupa da non si dire, e si vedeva appena, forse solo l’amico ed io potevamo vederla, perché sapevamo che c’era; e ci guardava rabbuiata di lassù con aria di vendetta. Vedemmo allora quanto l’avesse danneggiata il suo passaggio forzato per la gola del camino; ma il vento degli spazi e la sua corsa stessa l’andavano gradatamente mondando della fuliggine, e il suo continuo volteggiare ne riplasmava il molle corpo. Per molto tempo apparve come quando esce da un eclisse, pure ogni giorno un po’ più chiara; finché ridivenne così, come ognuno può vederla, e noi abbiamo ripreso a rotolarci nei braghi. Ma non s’è vendicata, come sembrava volesse, in fondo è più buona di quanto non si crede, meno maligna più stupida, che so! Io per me propendo a credere che non ci abbia colpa in definitiva, che non sia colpa sua, che lei ci è obbligata tale e quale come noi, davvero propendo a crederlo. L’amico no, secondo lui non ci sono scuse che tengano. Ed ecco ad ogni modo perché io vi dico: contro la luna non c’è niente da fare.<br /><br /><br /><strong><a href="http://www.tommasolandolfi.net/"><em>Tommaso Landolfi</em></a><em> (1908-1979), </em>Il racconto del lupo mannaro<em> — da </em>Le più belle pagine di Tommaso Landolfi<em>, a cura di Italo Calvino, Rizzoli 1982</em></strong> </div></div>Stefano Valentehttp://www.blogger.com/profile/17607574495659049810noreply@blogger.com0