(Abu Ghraib secondo Botero)
Danni fisici e psicologici permanenti provocati da torture e abusi inflitti durante gli interrogatori: è quanto si legge nel rapporto dell'organizzazione Medici per i diritti umani (Phr), che ha condotto un'indagine su undici detenuti sospettati di terrorismo, provenienti da diversi centri di detenzione statunitensi in Iraq, in Afghanistan e nella base di Guantanamo.Per valutare la condizione di salute dei prigionieri i medici hanno seguito gli standard internazionali in materia di tortura. Le valutazioni cliniche confermano che i soldati hanno sistematicamente inflitto umiliazioni, dolore e gettato nel terrore gli undici detenuti, che sono stati trattenuti senza un'accusa precisa. Pestaggi, elettroshock, abusi sessuali, privazione del sonno e minacce ai familiari sono solo alcune delle violenze inflitte. "I nostri risultati non vanno generalizzati, ma sono comunque in linea con altre indagini condotte in passato", spiega la Phr sul British Medical Journal, sottolineando che "è ragionevole concludere che questi prigionieri non erano i soli a subire degli abusi".
Il generale Antonio Taguba, autore dell'indagine sullo scandalo di Abu Ghraib, aggiunge che non c'è più alcun dubbio sui crimini commessi dall'attuale amministrazione statunitense. Resta da vedere se chi ha ordinato le torture ne renderà conto alla giustizia.
(Da Internazionale.it: tratto da Bmj.com)
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