mercoledì

Dialogo tra Asmodeo e il russo Salzman

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(Foto: Urbain Calestroupat)

Asmodeo: Sono Asmodeo, ispiratore di giocatori e signore di tutte le fiches del mondo. Conosco a memoria tutte le mani che sono state distribuite nella storia dei mazzi di carte. Conosco pure quelle che verranno date in futuro. I dadi e la roulette mi obbediscono. La mia faccia è su tutte le figure. E posseggo la cifra segreta e fatale che dovrai sommare agli altri tuoi lanci quando arriverai alla fine della tua esistenza.

Salzman: Non ti va di giocare a ramino?

Asmodeo: No, Salzman, sono venuto a offrirti il trionfo perpetuo. Solo con l’adorarmi, vincerai sempre, a qualsiasi gioco.

Salzman: Non lo so mica se voglio vincere.

Asmodeo: Imbecille! Forse vuoi perdere?

Salzman: No, non voglio nemmeno perdere.

Asmodeo: E che vuoi allora?

Salzman: Giocare. Voglio giocare, maestro… Facciamoci un ramino.


Alejandro Dolina, Diálogo entre Asmodeo y el Ruso Salzman (da Crónicas del Ángel Gris, 1987)


(È stata l'amica Gilda Manso, giornalista e scrittrice porteña, a diffondere questo testo di Alejandro Dolina e a spingere le giraffe a tradurlo)

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