giovedì

Mezzanotte 2

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L'orologio segnò la mezzanotte. Il lettore si trovava in quello spazio, fra la veglia e il sonno, nel quale la realtà si increspa e si riavvolge. "Tre colpi fecero tremare la porta", lesse nel libro. Un brivido gli percorse la schiena. "Una corrente d'aria gelida spense la candela", continuava il testo. "Il vento che scuoteva gli alberi. Lo scricchiolio delle assi di legno del pavimento. Un respiro alle sue spalle", seguitò a leggere. Improvvisamente la luce si spense. Trattenne il fiato, si mise in ascolto dei suoni della notte. Un allarme lontano. Il camion della raccolta dei rifiuti. Una moto con la marmitta modificata. Lo slittare di un coltello affilato su per la sua giugulare. Il sangue che fuorusciva a fiotti a ogni battito del suo cuore... Peccato, non potrò finire il libro, pensò.


José Vicente Ortuño, Medianoche 2

La seconda delle orrorifiche — e divertentissime — mezzanotti del valenciano José Vicente Ortuño (tradotta dal blog letterario Químicamente impuro di Sergio Gaut vel Hartman)

Le altre mezzanotti

Il sito di José Vicente Ortuño

José Vicente Ortuño su Narcolessia delle giraffe

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