mercoledì

Kafkiana

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Kafkiana

Jorge Luis Borges correva tra le dune di un deserto, nella pioggia. Aveva l’impressione di essere inseguito da un alfiere, ma non riusciva a ricordare le leggi degli scacchi, se mai le avesse conosciute. Sognava finali perduti, e temeva di svegliarsi tramutato in un insetto mostruoso con tante zampe, ridicolmente minuscole, ribaltato sul duro del suo dorso. Nel sogno non si chiamava Borges, ma Gregor Samsa. Non c’è via d’uscita, mugugnò; era una situazione kafkiana, senza dubbio. Decise di continuare a correre e di affidarsi al Caso.



Non era il suo turno

Gregor Samsa si risvegliò trasformato in un mostruoso dinosauro. Ma non era da solo. In un angolo della camera da letto, indifferenti a tutto, Borges, Kafka e Monterroso discutevano sopra fantasia, eternità e scarafaggi. Samsa riprese fiato sollevato, rendendosi conto di essere soltanto un sogno di quegli scrittori, e ritornò a dormire.


Sergio Gaut vel Hartman, Kafkiana e No era su turno



Ahhhh, Kafka

Quando mi sono svegliato stamattina ho scoperto che mi ero trasformato in un insetto mostruoso. Ma mi sono sentito meglio quando ho guardato da una parte e ho veduto che mia moglie era diventata un insignificante scarafaggio. Non ci siamo neanche guardati, ciascuno di noi è uscito a cercarsi un angolino tranquillo dove poter vivere.


Alejandro Ramírez Giraldo, Ahhhh, Kafka


(Nell'anniversario della morte di Franz Kafka tre lampi letterari dell’argentino Sergio Gaut vel Hartman e del colombiano Alejandro Ramírez Giraldo — tradotti dal blog Químicamente impuro)

Sergio Gaut vel Hartman: la rivista «Sinergia» e gli altri due blog: Ráfagas, parpadeos e Breves no tan breves

Alejandro Ramírez Giraldo: Cuentos cortos

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