Seppe che sarebbe morta per colpa d'un proiettile vagante, il 12 di marzo di quello stesso anno, all'angolo tra Rosado e Manríquez. Seppe anche che i suoi tentativi per evitare quel luogo l'avrebbero condotta irrimediabilmente là, che nessuno l'avrebbe creduta e che supplicare aiuto o compassione per qualcosa che ancora non era successo sarebbe stato inutile, che il giubbotto in kevlar avrebbe finito per perdersi con la posta, che l'arma acquistata per difendersi si sarebbe inceppata, che il sonno le era negato nel tempo che mancava, che avrebbe smesso di mangiare e tutto le sarebbe sembrato macchiato di morte, una commedia crudele, e che il 12 di marzo, all'angolo tra Rosado e Manríquez, lei avrebbe accolto felice il proiettile, perché la tremenda attesa sarebbe giunta al suo termine.
José Luis Zárate, Premonición
(Tradotto dal blog dell'autore Cuenta atrás)
José Luis Zárate, Premonición
(Tradotto dal blog dell'autore Cuenta atrás)
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