(Francisco Goya, El sueño de la razón produce monstruos, 1797)
«Chiunque ami l’Italia e goda del singolare privilegio di non essere direttamente coinvolto in uno dei suoi mille giochi di potere, si vede obbligato ad assistere a una gravissima malattia. È proprio la democrazia, la più bella espressione dell’Italia dall’unità nazionale, ciò che stanno distruggendo mentre ripetute iniezioni di cortisone inibiscono la visibilità della devastazione dei suoi tratti. Il tarlo che sta corrodendo l’Italia è il berlusconismo.
Ciò che in realtà ha più importanza non è se l’attuale presidente del Consiglio frequenti ragazze minorenni come Noemi, prostitute di notte o prelati di giorno, ma il fatto che ci siano moltissimi italiani che ignorano tutto questo. Da circa due mesi e mezzo una parte d’Italia è venuta al corrente delle amicizie notturne e festaiole del Cavaliere e del fatto che la stampa internazionale se ne occupa, ma sono tanti coloro i quali non sanno nulla e che quindi non possono giudicare. Se uno passeggia per un capoluogo di provincia qualsiasi, noterà subito che le abitudini del Presidente del Consiglio non solo sono sconosciute ma, una volta spiegate, non sono credute. Le argomentazioni sono di questo tipo: “Una persona come lui, come fa ad andare a puttane!”. La provincia italiana, tuttavia, risulta ancora sana quando afferma indignata che: “andare a puttane è immorale!” e, invitata ad informarsi in internet, promette: “Lo farò, non dubiti!”.
Chi risponde in questo modo sono i giovani della febbre del sabato sera, quelli che lavorano come operai, artigiani o apprendisti: le nuove generazioni che possono vivere senza informazione quotidiana o che, al massimo, si nutrono di telegiornali del primo canale RAI. Ed è a tal proposito che il problema democratico si collega con il conflitto d’ interessi che vede Berlusconi diretto proprietario delle tre reti televisive nazionali (Canale 5, Rete 4 e Italia 1) alle quali bisogna aggiungere altre due reti pubbliche sotto il suo controllo governativo (RAI 1 e RAI 2) così come l’influenza che la Presidenza del Consiglio può esercitare sulle altre reti private in virtù del regime di concessioni pubbliche (La 7). Anche l’invito rivolto agli imprenditori perchè si astengano dallo stipulare contratti pubblicitari con il quotidiano che più insiste nelle indagini sulle feste berlusconiane (La Repubblica) ha un certo peso perché giunge dal capo del governo...»
Italia: con una bella dormita passa tutto — tratto da Italia dall'estero.info: leggi tutto
L'articolo originale di Shukri Said, su El País.com, Italia: con una buena siesta se pasa todo
«Chiunque ami l’Italia e goda del singolare privilegio di non essere direttamente coinvolto in uno dei suoi mille giochi di potere, si vede obbligato ad assistere a una gravissima malattia. È proprio la democrazia, la più bella espressione dell’Italia dall’unità nazionale, ciò che stanno distruggendo mentre ripetute iniezioni di cortisone inibiscono la visibilità della devastazione dei suoi tratti. Il tarlo che sta corrodendo l’Italia è il berlusconismo.
Ciò che in realtà ha più importanza non è se l’attuale presidente del Consiglio frequenti ragazze minorenni come Noemi, prostitute di notte o prelati di giorno, ma il fatto che ci siano moltissimi italiani che ignorano tutto questo. Da circa due mesi e mezzo una parte d’Italia è venuta al corrente delle amicizie notturne e festaiole del Cavaliere e del fatto che la stampa internazionale se ne occupa, ma sono tanti coloro i quali non sanno nulla e che quindi non possono giudicare. Se uno passeggia per un capoluogo di provincia qualsiasi, noterà subito che le abitudini del Presidente del Consiglio non solo sono sconosciute ma, una volta spiegate, non sono credute. Le argomentazioni sono di questo tipo: “Una persona come lui, come fa ad andare a puttane!”. La provincia italiana, tuttavia, risulta ancora sana quando afferma indignata che: “andare a puttane è immorale!” e, invitata ad informarsi in internet, promette: “Lo farò, non dubiti!”.
Chi risponde in questo modo sono i giovani della febbre del sabato sera, quelli che lavorano come operai, artigiani o apprendisti: le nuove generazioni che possono vivere senza informazione quotidiana o che, al massimo, si nutrono di telegiornali del primo canale RAI. Ed è a tal proposito che il problema democratico si collega con il conflitto d’ interessi che vede Berlusconi diretto proprietario delle tre reti televisive nazionali (Canale 5, Rete 4 e Italia 1) alle quali bisogna aggiungere altre due reti pubbliche sotto il suo controllo governativo (RAI 1 e RAI 2) così come l’influenza che la Presidenza del Consiglio può esercitare sulle altre reti private in virtù del regime di concessioni pubbliche (La 7). Anche l’invito rivolto agli imprenditori perchè si astengano dallo stipulare contratti pubblicitari con il quotidiano che più insiste nelle indagini sulle feste berlusconiane (La Repubblica) ha un certo peso perché giunge dal capo del governo...»
Italia: con una bella dormita passa tutto — tratto da Italia dall'estero.info: leggi tutto
L'articolo originale di Shukri Said, su El País.com, Italia: con una buena siesta se pasa todo
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