(Foto: Dani Machlis)
«La mattina del 10 marzo oltre quarantamila persone circondarono il palazzo del Norbulinka, dove si trovava il Dalai Lama, urlando slogan contro i cinesi e a favore dell’indipendenza del Tibet. Chiedevano che il Kundun non lasciasse la sua residenza e giuravano di prenderlo essi stessi sotto la loro protezione dal momento che non si fidavano più del governo. Ci furono anche violenze da parte della folla. Un ministro non venne riconosciuto e preso a sassate, a stento lo si potette salvare. Un altro invece, di cui erano note le simpatie per i cinesi, fu linciato sul posto dalla gente inferocita. Man mano che trascorrevano le ore la folla cominciava ad organizzarsi. Venne eletto un comitato di una sessantina di persone che giurò di impedire, anche a costo della vita, che il Prezioso Protettore cadesse nelle mani cinesi...»
Piero Verni, Il Dalai Lama racconta 10/03/09 (da Lettera22.it: leggi tutto)
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